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Fisica tra 1850 e 1900

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EVENTI: 1897 viene fondata la SIF – Società Italiana di Fisica e la Rivista Nuovo Cimento.

1850-1900

Adolfo BARTOLI (1851-1896)

Angelo BATTELLI (1862-12916)

Patrick Maynard BLANCKETT (1897-1974). Premio Nobel per la Fisica nel 1948. Laurea a  Cambridge, lavorò per la University of London, la University of Manchester e l’Imperial College. Noto per i suoi studi sulla camera a nebbia, i raggi cosmici e il paleomagnetismo.  Importanti furono i suoi contributi durante la Seconda guerra mondiale fin dal 1935,nel Comitato Tizard, ove si occupò del miglioramento dei sistemi di difesa contro gli attacchi aerei. Dal 1941 è nel Costal Command,  specie per le applicazioni del radar e i sistemi di localizzazione degli U-boot tedeschi. Collaborò a lungo con l’italiano Giuseppe Occhialini. Segnalata l’opera  “Conseguenze politiche e militari dell’energia atomica” (Einaudi, Torino, 1949).

Carlo BONACINA (1867-1944)

Max BORN (1882-1970). Premio Nobel per la Fisica nel 1954. E’ stato un fisico tedesco, proveniente da famiglia di origini ebraiche,  natura-lizzato britannico, premio Nobel per le importanti ricerche in meccanica quantistica e in particolare per l’interpretazione statistica della funzione d’onda. (clicca)

 

Niels BOHR (1855-1962). Premio Nobel per la Fisica nel 1922. Fisico danese che diede contributi fondamentali nella comprensione della struttura atomica e nella meccanica quantistica, per i quali ricevette il premio Nobel. (per saperne di più)

Rita BRUNETTI (1890-1942) Nel 1913 si laurea in fisicaPisa discutendo una tesi sulla spettroscopia, ebbe maestri  Antonio Garbasso e Angelo Battelli. Lavorò presso  l’Istituto di Studi Superiori di Firenze (dove furono, Enrico PersicoFranco Rasetti ed Enrico Fermi).  Nel 1917 ricevette il premio “Sella” dell’Accademia dei Lincei per i suoi studi sulla spettroscopia Durante la prima guerra mondiale fu nominata direttrice dell’Istituto di Arcetri. Divulgatrice scientifica, fu una delle maggiori figure spettroscopiste dell’epoca e tra le prime figure italiane a recepire la teoria dei quanti. Nel 1929 ipotizzò,  il quenching del momento angolare orbitale, contemporaneamente a Edmund Clifton Stoner; che ottenere i riconoscimenti. Nel 1934 entrò a far parte del Comitato di Fisica del Consiglio Nazionale delle Ricerche . Insegnò a Ferrara, Cagliari, dove prese il posto di Giovanni Guglielmo (1853-1935) e  Pavia insegnando “struttura della materia”. Coadiuvata da una collaboratrice di prim’ordine, Zaira Ollano, che la seguì da Cagliari a Pavia e l’affiancò per tutta la sua vita, diresse l’Istituto di Fisica Alessandro Volta, di Pavia, potenziandone i laboratori e gli studi di spettroscopia. 

Temistocle CALZECCHI-ONESTI (1853-1922)

Leonardo CASSUTO (1879-?) Accademia Navale (LI)

Silvio CHELLA (1880-1965)

Orso Maria CORBINO (1867-1937) profilo di Corbino  in “I ragazzi di Via Panisperna”- SENATORE E MINISTRO.

Louis-Victor Pierre Raymond de BROGLIE (1892-1987). Fisico francese, afferma che ai corpi materiali, e in particolare alle particelle, sono associate le proprietà fisiche tipiche delle onde. La sua ipotesi, formulata nel 1924  trovò  conferma sperimentale e dette un impulso fondamentale allo sviluppo della meccanica quantistica, portando al concetto di dualismo onda-particella.    (vai all’articolo)

Albert EINSTEIN (1879-1955)

Amedeo GIACOMINI  (1873-1948) vedi omonimo (1905-1979)

Antonio GARBASSO (1871-1933) Pisa, Genova, Firenze. Per le sue capacità organizzative e la sua posizione politica, svolse, assieme a Orso Mario Corbino, un ruolo di primo piano nella ricostruzione della fisica in Italia el primo dopoguerra, contribuendo alla nascita della “Scuola di Arcetri”, che portò l’Italia fra i paesi più all’avanguardia per un gruppo di giovani fisici italiani (fra cui Gilberto BernardiniBruno RossiGiuseppe OcchialiniDaria BocciarelliLorenzo Emo Capodilista) che si raggrupparono attorno a Garbasso , Enrico Persico (già assistente di Corbino a Roma e, nel 1926, alla cattedra di fisica teorica a Firenze) e Giorgio Abetti (direttore dell’Osservatorio di Arcetri). Garbasso diresse la Società Italiana di Fisica dal 1912 al 1914 e dal 1921 al 1925, nonché presiedette il “Comitato di astronomiamatematica e fisica” del CNR, il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Nazionale di Ottica e, dal 14 luglio 1932 al 13 marzo 1933, l’Accademia Nazionale dei Lincei. Fu altresì presidente, dal 1928, della Cassa Nazionale delle Assicurazioni Sociali. Nel 1934 l’Accademia d’Italia gli conferì il “premio Mussolini” per le scienzeSebbene, a partire dagli anni ’20 in poi, abbandonasse la ricerca scientifica attiva, Garbasso continuò ad occuparsi di storia della scienza, con particolar riguardo a quella italiana, fondando, fra il 1927 e il 1930, l’Istituto Nazionale di Storia della Scienza di Firenze.

Orazio LAZZARINO (1889-1963)

Antonio LO SURDO (1880-1949)

Luigi MAGRI (1875-1911)

Guglielmo MARCONI (1874 -1937) segue le lezioni di Augusto Righi (1850 -1920) e ne frequenta I LABORATORI.

 

 

Augusto Raffaele  OCCHIALINI (1878-1951)  nel 1903 si laureò in Fisica  a Pisa e stabilì un forte legame con Angelo Battelli, anch’egli marchigiano e personaggio di spicco dell’ambiente scientifico dell’epoca. Gli fu prima assistente, poi aiuto, fino alla morte di questi, avvenuta nel 1916. Augusto Occhialini diresse quindi il laboratorio pisano per due anni, dopo di che si trasferì a Firenze come aiuto del professor Antonio Garbasso negli anni difficili della prima guerra mondiale e lì rimase fino al 1922. Fu poi professore di Fisica sperimentale all’Università di Sassari e successivamente professore di Fisica all’Università di Siena fino al 1928, dopo di che passò a Genova, dove insegnò fino al 1951, anno della morte. L’attività scientifica di Augusto fu notevole , come notevoli furono le relazioni internazionali che riuscì a tessere durante tutta la sua carriera. Suo figlio  Giuseppe O. (1907-1993) che è stato un fisico di alto livello,  in una sua autobiografia  ha scritto che il padre Augusto (assieme al grande fisico Blackett) è stata la persona che ha esercitato la maggiore influenza su di lui. Parlando di Beppo, Carlo Rubbia ebbe modo di dire che “era figlio di un fisico di considerevole statura” . 

Mentore MAGGINI (1890-1941) fu direttore dell’Osservatorio Astronomico “Colleurania” di Teramo.      Vedasi profilo

Albert Abraham  MICHELSON (1852-1931), fisico USA di origine ebraiche. Nobel per la Fisica nel 1907.

Ugo PANICHI (1872-1966) Cagliari, Pavia

Jean Battiste PERRIN (1870-1942), Premio Nobel per la Fisica nel 1926, padre di Francis Perrin (1901-1992), alto Commissario Energia atomica francese.

 Eligio PERRUCCA (1890-1965). Professore al  Politecnico di Torino, famosissimo il suo libro di Fisica 1 e 2.

Mariano PIERUCCI (1893-1976) Ordinario a Modena.  Ricordo di Franco Eugeni. Ho conosciuto il prof Pierucci nel periodo 1964/69, quando reo segretario della Commissioni di Lauree in Scienze Matematiche e Matematica e Fisica. Pierucci era fuori ruolo, gli piaceva parlare con me  e mi dava consigli per farmi firmare tutti i fogli dai Commissari. Era molto signore di altri tempi. 

Max PLANCK (1858-1947), è stato un fisico tedesco, iniziatore della fisica quantistica. Nel 1900 enunciò l’ipotesi che gli scambi di energia nei fenomeni di emissione delle radiazioni elettromagnetiche non avvengano in forma continua, come sosteneva la teoria elettromagnetica classica, ma in forma discreta e proporzionale alla loro frequenza di oscillazione secondo una costante universale. Nel 1901 passò dall’ipotesi quantistica alla vera e propria teoria quantistica. La teoria gli valse il premio Nobel per la fisica nel 1918. (clicca)

Giovanni POLVANI (1892-1970) Bari, Milano, allievo di Luigi Puccianti (1875-1952)

 Luigi PUCCIANTI (1875-1952) ebbe un grande numero di allievi tutti a livello universitario. Dal 1900 è a Firenze e dal 1917 a Pisa.

Augusto RIGHI (1850-1920). Diplomatosi in ingegneria civile nel 1872 a Bologna, succedette al grande Luigi Pacinotti (1807-1889) come insegnante di fisica presso l’Istituto Tecnico di Bologna, dove insegnò  dal 1873 al 1880. Dal 1880 al 1885 insegnò all’università di Palermo, dove ebbe come allievo Orso Mario Corbino (1876-1937). Nel 1885 si trasferì all’Università di Padova e infine nel 1889 si trasferì all’Università di Bologna dove rimase fino alla morte. Nel 1893 iniziò il suo lavoro sperimentale più noto, ovvero lo studio delle proprietà elettromagnetiche. In questo periodo Guglielmo Marconi (1874-1937) segue le sue lezioni, ottenendo anche il permesso di frequentare il laboratorio e la biblioteca. L’incontro risulterà fondamentale per la nascita delle telegrafia senza fili. Nell’ultima fase della sua carriera si dedicò allo studio delle radiazioni iono-magnetiche. Fu più volte candidato al premio Nobel. Tra i fondatori nel 1884 del Circolo Matematico di Palermo, socio corrispondente dal 1887 e socio nazionale dal 1898 dell’Accademia dei Lincei, membro di numerose istituzioni scientifiche italiane e straniere, nel 1905 fu nominato senatore del Regno d’Italia per i suoi meriti scientifici.

Vasco RONCHI (1897-1988) Firenze – Istituto Nazionale di Ottica, allievo di Luigi Puccianti

Alfonso SELLA (1865-1907) – allievo di Naccari (1841-1926)

Marian SMOLLUCHOWSKI (1872-1917)

Orazio TEDONE (1870-1922) Mecc. raz.

Waldemar VOIGT (1850-1919)

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